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EMICRANIA E CEFALEA (MAL DI TESTA)

La cefalea consiste in un dolore alla testa di comunissimo riscontro, che comprende una varietà di quadri clinici.

Cos’è?

La cefalea consiste in un dolore alla testa di comunissimo riscontro, che comprende una varietà di quadri clinici. Vengono distinte le cefalee primarie (emicrania, cefalea muscolo-tensiva, cefalea a grappolo) e le cefalee secondarie (secondarie a patologie cerebrali, craniali, internistiche o psichiatriche, oltre a quelle derivanti da abuso di farmaci), infine le nevralgie craniali, tra cui la nevralgia del trigemino. L’emicrania con le sue varianti è la cefalea più frequente, che si manifesta nel 10-15% della popolazione; interessa un 5% dei bambini, ma generalmente inizia dopo la pubertà, per avere la massima incidenza tra i 35 e i 45 anni. Il dolore emicranico è pulsante e spesso localizzato in un lato della testa (‘emi-crania’), è aggravato da attività fisica e accompagnato da un senso di stanchezza, ipersensibilità alla luce e ai rumori, nausea e vomito. Può essere preceduto da sintomi premonitori come cambiamenti dell’umore, aumento dell’appetito e la cosiddetta ‘aura’ consistente in disturbi visivi, disturbi della sensibilità con formicolii; raramente possono manifestarsi sintomi neurologici più importanti, come difficoltà del linguaggio, debolezza muscolare, vertigini e difficoltà della coordinazione motoria.

Trattamenti indicati

Terapia farmacologica, agopuntura; nelle cefalee tensive, cioè quando vi è una contrattura dei muscoli della cervicale e della nuca, possono risultare utile anche il massaggio e gli ultrasuoni.

NEVRALGIA DEL TRIGEMINO

Sindrome dolorosa che colpisce il nervo trigemino, caratterizzata da un dolore bruciante e intensissimo.

Cos’è?

Sindrome dolorosa che colpisce il nervo trigemino, caratterizzata da un dolore bruciante e intensissimo. Il dolore parossistico insorge improvvisamente o dopo movimenti dei muscoli della faccia o dopo stimolazione anche lieve; dura da pochi istanti a vari minuti, per riprendere dopo breve tregua. È monolaterale, interessa all’inizio una sola branca e non è accompagnata da altri sintomi neurologici, ma, spesso, da arrossamento cutaneo, lacrimazione, fotofobia. L’origine è sconosciuta e il decorso cronico, anche con lunghi periodi di completo benessere. C’è anche una forma secondaria di nevralgia trigeminale, meno frequente, che può essere dovuta a processi infiammatori o tumorali, fratture a livello facciale ed endocranico, aneurismi, sclerosi multipla ecc. In questi casi il dolore non è così tipico e si cura trattando la patologia che ne è causa.

Trattamenti indicati

Terapia farmacologica, Intervento chirurgico, TENS, Mesoterapia, Agopuntura.

EMIPARESI (ICTUS CEREBRALE)

Episodio di emorragia o ischemia cerebrale. La sua gravità dipende dall’entità della lesione e dalla zona del cervello colpita.

Cos’è

Episodio di emorragia o ischemia cerebrale. La sua gravità dipende dall’entità della lesione e dalla zona del cervello colpita. Gli esiti più comuni sono: emiparesi (perdita della forza e dei movimenti di un lato del corpo), afasia (perdita della capacità di parlare o di capire), disorientamento temporale e spaziale. Nei casi lievi ci può essere un miglioramento più o meno immediato e il ripristino funzionale pressoché completo.

Trattamenti indicati

Terapia farmacologica, Intervento neurochirurgicoRieducazione neuromotoria.

PARESI FACCIALE

Paralisi dei muscoli facciali provocata da una lesione del VII nervo cranico o delle vie piramidali connesse.

Cos’è

Paralisi dei muscoli facciali provocata da una lesione del VII nervo cranico o delle vie piramidali connesse.

La paralisi comporta uno spianamento delle rughe di una metà del viso; la rima boccale è spostata in basso verso il lato leso; da questo lato il sopracciglio è abbassato e la rima palpebrale è più ampia, manca l’ammiccamento e si ha caduta di lacrime lungo la guancia. Il soggetto non riesce a succhiare, fischiare, soffiare; mastica e deglutisce con difficoltà, non può chiudere l’occhio né corrugare la fronte. Si possono avere, a seconda del livello della lesione, anche disturbi del gusto, dell’udito, delle secrezioni lacrimale e salivare. Le cause sono diverse: la più frequente è da freddo; più raramente sono responsabili le meningiti, le malattie virali acute quali l’herpes zoster, le fratture della base del cranio, l’otite, i tumori dell’angolo ponto-cerebellare, lesioni vascolari o tumorali del nucleo pontino del nervo, interventi chirurgici sulla parotide.

Trattamenti indicati

Terapia farmacologica, Stimolazione neuromuscolare periferica di KabatElettrostimolazione.

ARTROSI O DISFUNZIONE DEL TEMPORO-MANDIBOLARE

Processo artrosico localizzato all’articolazione temporo-mandibolare, con dolore e talvolta limitazione dei movimenti di apertura della bocca.

COS’È

Processo artrosico localizzato all’articolazione temporo-mandibolare, con dolore e talvolta limitazione dei movimenti di apertura della bocca. L’articolazione è formata dal condilo della mandibola a dalla cavità glenoide dell’osso temporale; consente alla mandibola i movimenti di innalzamento e abbassamento (necessari per la masticazione) di proiezione antero-posteriore e di lateralità.

TRATTAMENTI INDICATI

UltrasuoniTENSLaserterapiaMesoterapiaTerapia infiltrativa.

CERVICALGIA ACUTA (TORCICOLLO, COLPO DI FRUSTA)

La cervicalgia acuta è il dolore cervicale insorto improvvisamente o da poco tempo. Le situazioni più comuni sono il torcicollo e il “colpo di frusta”.

Cos’è

La cervicalgia acuta è il dolore cervicale insorto improvvisamente o da poco tempo. Le situazioni più comuni sono il torcicollo e il “colpo di frusta”. Il torcicollo è uno stato di anomala contrazione dei muscoli cervicali che provocano una torsione del collo, determinando un’alterata posizione del capo che appare deviato lateralmente e ruotato. Il torcicollo può essere congenito, in seguito a un’anomala posizione del feto nell’utero o dovuta ad anomalie delle vertebre del collo, oppure acquisito, cioè insorto in seguito a processi infiammatori o traumatici della colonna vertebrale; infine il torcicollo può essere un atteggiamento di correzione di problemi della vista quali astigmatismo o strabismo. Il colpo di frusta è la classica distorsione cervicale conseguente a un incidente stradale, in particolare un tamponamento posteriore, che provoca un movimento rapido in flesso-estensione del tratto cervicale (come una frustata appunto). I sintomi possono essere, oltre al dolore cervicale, anche nausea, vomito, vertigini, disturbi della vista (fotofobia) o dell’udito (acufeni, ipoacusia).

Trattamenti indicati

Massoterapia, Rieducazione funzionale, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Mesoterapia, Agopuntura, Osteopatia, Collare ortopedico, Terapia farmacologica.

CERVICALGIA CRONICA (ARTROSICA E POSTURALE)

La cervicalgia cronica è un dolore cronico a livello cervicale, soprattutto dovuto a fenomeni artrosici o posturali.

COS’È
La cervicalgia cronica è un dolore cronico a livello cervicale, soprattutto dovuto a fenomeni artrosici o posturali. L’artrosi cervicale (cervicoartrosi) è molto frequente, poiché dopo i 40-50 anni la colonna vertebrale e soprattutto i dischi intervertebrali vanno incontro a fenomeni degenerativi (perdita di elasticità e del contenuto in acqua), aggravati da un eccessivo uso di queste articolazioni e da fattori microtraumatici. Si manifesta con dolori e difficoltà nei movimenti del collo. In alcuni casi possono insorgere complicazioni dovute alla compressione del midollo spinale, delle radici dei nervi, o dei vasi sanguigni: si tratta, perlopiù, di dolori al collo e alla nuca, mal di testa, vertigini, nistagmo. Possono comparire anche disturbi neurologici: disturbi della sensibilità (parestesie), del movimento e dei riflessi degli arti superiori.

TRATTAMENTI INDICATI
Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Magnetoterapia, Mesoterapia, Agopuntura, Ozonoterapia, Terapia farmacologica.

ARTROSI CERVICALE (CERVICOARTROSI)

L’artrosi cervicale (cervicoartrosi) è molto frequente, poiché dopo i 40-50 anni la colonna vertebrale e soprattutto i dischi intervertebrali vanno incontro a fenomeni degenerativi

COS’È
L’artrosi cervicale (cervicoartrosi) è molto frequente, poiché dopo i 40-50 anni la colonna vertebrale e soprattutto i dischi intervertebrali vanno incontro a fenomeni degenerativi (perdita di elasticità e del contenuto in acqua), aggravati da un eccessivo uso di queste articolazioni e da fattori microtraumatici. Si manifesta con dolori e difficoltà nei movimenti del collo. In alcuni casi possono insorgere complicazioni dovute alla compressione del midollo spinale, delle radici dei nervi, o dei vasi sanguigni: si tratta, perlopiù, di dolori al collo e alla nuca, mal di testa, vertigini, nistagmo. Possono comparire anche disturbi neurologici: disturbi della sensibilità (parestesie), del movimento e dei riflessi degli arti superiori.

TRATTAMENTI INDICATI
Terapia farmacologica, Ginnastica Medica, Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Magnetoterapia,Mesoterapia, Agopuntura,Ozonoterapia.

ERNIA DEL DISCO CERVICALE

L’artrosi cervicale (cervicoartrosi) è molto frequente, poiché dopo i 40-50 anni la colonna vertebrale e soprattutto i dischi intervertebrali vanno incontro a fenomeni degenerativi

Cos’è

Patologia del disco intervertebrale che consiste nella fuoriuscita del nucleo polposo (parte centrale del disco intervertebrale) attraverso le fibre dell’anulus fibrosus(parte periferica dello stesso). Generalmente l’ernia interessa un disco già degenerato: dopo i 40-50 anni, tutti i dischi della colonna vertebrale, ma soprattutto quelli del tratto cervicale (superiore) e lombosacrale (inferiore), che sono esposti a maggior movimento e pressione, vanno incontro a fenomeni regressivi. La protrusione discale è la prima fase della malattia discale vera e propria: il paziente avverte un dolore ed è limitato nei movimenti della colonna vertebrale. Spesso la protrusione erniaria comprime la radice dei nervi o il midollo spinale, con conseguente irradiazione del dolore lungo gli arti (brachialgia o sciatalgia), disturbi della sensibilità cutanea (formicolii, diminuzione o scomparsa della sensibilità), alterazione dei riflessi osteotendinei, disturbi della forza muscolare. L’evoluzione di una protrusione può essere in due modalità principali: la degenerazione o l’erniazione del disco.

La diagnosi si basa sui sintomi e sugli esami strumentali: la Risonanza magnetica nucleare (RMN) ed eventualmente l’Elettromiografia (EMG).

Trattamenti indicati

Ginnastica medica, Ossigeno-ozonoterapia; utili a scopo palliativo anche terapie fisiche quali Tecarterapia, Ultrasuoni, TENS, Laserterapia, Mesoterapia, Agopuntura, Osteopatia. Nei casi gravi e resistenti alle altre terapie è indicato l’intervento neurochirurgico.

STIRAMENTI E LESIONI MUSCOLARI

Allungamento improvviso ed eccessivo di un muscolo, con lesione di un piccolo numero di fibre muscolari (stiramento) oppure rottura parziale o completa del muscolo (strappo).

COS’È
Allungamento improvviso ed eccessivo di un muscolo, con lesione di un piccolo numero di fibre muscolari (stiramento) oppure rottura parziale o completa del muscolo (strappo). E’ dovuto a un trauma provocato da uno sforzo eccessivo o da un movimento brusco. Nel caso dei muscoli del distretto cervicale è secondario a colpi di frusta da incidente stradale o distorsioni cervicali tipiche di alcuni sport (colpo di testa nel calcio, sport di lancio, automobilismo, sollevamento pesi, ecc.). Dà luogo a intenso dolore localizzato, ematoma, impotenza funzionale. Per la sua tendenza a recidivare può costringere lo sportivo ad abbandonare lo sport attivo, per cui è importante e talora indispensabile un trattamento adeguato.

TRATTAMENTI INDICATI
Massoterapia, Linfodrenaggio, Bendaggio funzionale, Tecarterapia, Ultrasuoni, Crioterapia, Laserterapia, Mesoterapia, Onde d’urto, Terapia infiltrativa.